Fiorentina WP-Beauty Star Padova 13-6
(3-3, 4-0, 4-2, 3-1)

FIORENTINA WP: Elena Gigli (Lensi dal 30’), Dravucz 4 (1 rig), Lavorini 1, Colaiocco 3, Stieber, Casanova 2, Fusi, Panichi 1, Spinelli, Fagioli 1, Mascalchi 1, Frassinetti . All. Mancini.

BEAUTY STAR PLEBISCITO PADOVA: Vorontsova, Pittarello, Colautti, Pinton, Bellon, Gibellini 2, Bertonasco 1, Rocco, Ciocci, Barbazza, Bosello 1, Koutouzova 2. All. Sellaroli.
Arbitri: Brasiliano (Recco) e Salino (Albisola).
Note: Superiorità FiorentinaWP 7 (5 gol); Padova 15 (4). Fuori per tre falli Lavorini (F) 0’36 4°t. e Frassinetti (F) 6’25” 4°t. Fallito rigore (palo) da Koutouzova (P) nel 3°t. Spettatori 200. Nell’altra semifinale Orizzonte Catania -Yamamay Volturno 16 a 5.

di Paolo Pepino

A suon di gol, la FiorentinaWP si apre la strada verso la sua seconda finale scudetto. Il 13 - 6 inflitto alle venete è alla fine pure un po’ stretto, ma basta e avanza per ipotecare la semifinale che, vista la differenza di statura, dovrebbe chiudersi già sabato a Padova in gara-2 senza ricorrere alla bella. Ne conviene anche Marco Mancini, l’allenatore delle gigliate, soddisfatto, ma non più di tanto, per il tipo di arbitraggio che ha fatto passare la FiorentinaWP per una squadra cattivissima (ben 16 i falli gravi, compreso un penalty) mentre Padova col suo spietato pressing è stato gravato solo di sette espulsioni. Di sicuro c’è qualcosa che non torna. Comunque sia, la Fiorentina è passata in vantaggio con Rita Dravucz (nella foto) su rigore guadagnato da Casanova ai due metri, ripetutamente strattonata dalla Gibellini.
L’ungherese si è fatta così perdonare il precedente errore in superiorità. Ma le espulsioni cominciavano già a fioccare sulle padrone di casa: fuori Frassinetti, Padova pareggiava con Gibellini, brava comunque a raddoppiare due minuti più tardi. Faticando un po’, ma senza scomporsi, le gigliate ritrovavano la parità con Dravucz e sorpassavano con Marta Colaiocco in altrettante superiorità. A 4” dal fischio del primo parziale, era Bertonasco a trovare di nuovo il pari (3 a 3). Ma la festa delle venete finiva lì. Nel secondo quarto la FiorentinaWPC prendeva il largo con un perentorio 4 a 0. Un poker di prodezze realizzato da Dravucz (prima da 7 metri, poi su ribattuta della Vorontsova), Casanova con un eurogol e Lavorini con una maliziosa colombella. Senza esaltare, ma sempre condizionata dall’arbitraggio, la squadra di Mancini ha poi potuto amministrare il vantaggio con tutto l’organico a disposizione. Sugli scudi, Rita Dravucz , quattro gol. Brava Colaiocco determinata come mai nelle superiorità.